Rompere la trappola della performance: Fitness atletico vs Salute funzionale

Foto di lukedurward da Pixabay


Parliamo del vero impatto del “fitness atletico”

Iniziamo con una premessa: non siamo qui per criticare nessuno. Vogliamo però sfidare alcune delle credenze che abbiamo sul fitness, specialmente quelle che potrebbero spingerci verso comportamenti poco salutari senza che ce ne rendiamo conto. Non siamo contro l’allenamento atletico, tutt’altro. Ma è il momento di parlare del quadro generale e di cosa significhi realmente perseguire la salute e la vitalità a lungo termine. Quindi, con mente aperta, addentriamoci nell’argomento.

Il mito dell’atleta come epitome della salute

Tutti noi, almeno una volta, abbiamo guardato i social media o la TV, ammirando atleti e pensando: “Ecco come appare il fitness.” Muscoli definiti, addominali scolpiti, forza quasi sovrumana. È facile assumere che questi atleti rappresentino il massimo della salute, ma la verità è che molti di loro sacrificano il benessere a lungo termine per miglioramenti di performance a breve termine.
Il loro allenamento è pensato per brevi periodi di picco fisico, di solito per una finestra temporale di 10-15 anni. Dopodiché, molti atleti si trovano a fare i conti con articolazioni logorate, infortuni accumulati e corpi che non riescono più a sostenere le richieste a cui sono stati sottoposti nel loro periodo migliore.
Significa che gli atleti non sono sani? Non necessariamente. Ma usare loro come standard per il fitness di tutti i giorni può impostare aspettative irrealistiche e, a volte, dannose.


Ciò che vedi non è ciò che ottieni

Spesso confondiamo l’idea di un fisico ideale con l’aspetto degli attori di Hollywood. Culturisti, modelli di fitness e attori non rappresentano un esempio sostenibile o realistico di un ideale fisico umano sano. Si allenano in modi estremamente innaturali per creare un aspetto temporaneo, da sfoggiare in competizioni, servizi fotografici o riprese. In quei momenti, si disidratano, usano luci specifiche e, a volte, trucco o oli per enfatizzare la definizione muscolare. Quello che vediamo come prodotto finale non è come si presentano tutti i giorni, ed è in realtà molto stressante per il corpo creare quell’aspetto.

La vera forma fisica non riguarda l’aspetto. Essere “in forma” significa essere in condizioni adeguate per uno scopo richiesto. Essere in forma per la vita quotidiana significa essere in grado di camminare, correre, sollevare, trasportare, alzarsi e sedersi, arrampicarsi un po’, saltare un po’ e interagire con le tecnologie necessarie per muoversi nella società moderna. Infatti, dal punto di vista reale, essere in forma significa anche sapersi muovere in un contesto tecnologico e meccanico.

Per quanto riguarda la salute, la forma fisica implica essere flessibili per muoversi liberamente, abbastanza forti per sollevare e trasportare oggetti moderatamente pesanti, camminare per lunghe distanze, prendersi cura del corpo per prevenire e alleviare dolori, e fare scelte di vita sane in termini di dieta, gestione del tempo e moderazione nei vizi.


Il fitness reale e la cultura del fitness non potrebbero essere più distanti

Il vero fitness, ovvero come il corpo ti sostiene nella vita quotidiana, e la cultura del fitness, ossessione per l’aspetto estetico, sono due concetti ben distinti. Se provieni da un background sedentario, la cultura del fitness può iniziare come un percorso parallelo al vero fitness, poiché qualsiasi attività è meglio di nessuna attività. Tuttavia, se continui ad allenarti in modo estremo per lungo tempo, queste due strade finiranno per divergere. La cultura del fitness potrebbe allontanarsi dal vero fitness; diventando contraria alla salute e creando le basi per infortuni, immobilità e disfunzioni a lungo termine.


Il racconto di due estremi

Diciamocelo: molte persone che idolatrano i fisici atletici non sono atleti. Si trovano intrappolate tra due estremi affaticando il corpo in palestra per un’ora, per poi sedersi alla scrivania o su una comoda poltrona per il resto della giornata. Ho visto questo atteggiamento in clienti convinti di poter compensare uno stile di vita sedentario o abitudini alimentari scorrette con allenamenti di bodybuilding intensi quasi ogni giorno, per poi rilassarsi sul divano. Quando arrivano da me, spesso hanno una mobilità della spalla compromessa, con schiena e fianchi rigidi. Non sono gli allenamenti il problema: è l’equilibrio.
Per ottenere una salute vera e duratura, non si può oscillare da un estremo all’altro. La salute è trovare equilibrio, costanza e miglioramenti graduali nel tempo. È creare uno stile di vita coerente che includa riposo, attività fisica, cura di sé e movimento naturale nella vita di tutti i giorni. Cercare di compensare la sedentarietà con esplosioni di allenamento ad alta intensità non è come completare un progetto, dove lavorare intensamente per qualche giorno compensa il procrastinare per settimane.
La nostra salute dipende dal modo in cui viviamo. È come creare un’onda: se trovi un buon ritmo tra l’alta e la bassa marea, ottieni una marea costante. Ma se cicli tra eccessi e abbandoni, finisci per creare onde grandi e irregolari, ed è così che molti si affaticano e si esauriscono!


Bodybuilding: obiettivi estetici vs. movimento funzionale

Il bodybuilding è un ottimo esempio di squilibrio. È uno sport che si concentra sull’estetica—definizione muscolare e dimensioni. Il problema? Spesso sacrifica il movimento funzionale e la flessibilità a favore dell’apparenza.
Isolare i muscoli per costruire volume interrompe il movimento naturale del corpo. E se segui i tipici cicli di alta proteina, alto apporto calorico/deficit calorico della dieta da bodybuilder, probabilmente sovraccarichi anche i tuoi organi interni. Certo, apparirai benissimo allo specchio, ma cosa succede quando devi piegarti, ruotare o muoverti dinamicamente nella vita reale? Qui è dove molti culturisti lottano, insieme alla sostenibilità di mantenere quei “guadagni”.
Alcuni non riescono nemmeno a toccarsi le punte dei piedi o a compiere movimenti di base perché si concentrano solo sull’estetica, trascurando mobilità e movimento funzionale. Non dev’essere per forza così. Se ti piace il bodybuilding, va bene ma devi bilanciarlo con pratiche che ripristinino la flessibilità e la forza del corpo intero, come il lavoro sulla mobilità e gli schemi di movimento naturale.


Powerlifting: forza con un costo

Poi c’è il powerlifting, dove l’obiettivo è sollevare pesi enormi. Si tratta di pura forza. Ma il sollevamento pesante comprime le articolazioni e spesso trascura i movimenti di rotazione e decompressione di cui il corpo ha bisogno. Un powerlifter con cui ho lavorato aveva una forza impressionante, ma riusciva a malapena a ruotare la colonna vertebrale e i fianchi senza provare dolore.
Non si tratta di eliminare i sollevamenti pesanti, ma di bilanciarli con lavoro di mobilità, rotazione e decompressione. È così che mantieni il tuo corpo funzionale e previeni l’usura delle articolazioni nel tempo. Se il tuo obiettivo è competere per diventare la persona più forte del mondo, sacrificare la tua salute potrebbe avere senso per le tue ambizioni. Ma se il tuo obiettivo è essere forte e funzionale il più a lungo possibile, forse vale la pena seguire un percorso più equilibrato.


Sports da combattimento: dinamici ma pericolosi

Gli sport da combattimento sono un caso a parte. Implicano movimenti più naturali, torsioni, prese, colpi, movimenti a terra. Ma comportano anche un rischio di infortunio elevato. è molto interessante la varietà e l’imprevedibilità degli sport da combattimento, ma facilmente ci si può infortunare spingendosi troppo in là con l’allenamento.
Anche i combattenti professionisti sanno che il loro allenamento deve essere calibrato per raggiungere il picco al momento giusto, non essere sempre al massimo. Se ti alleni come un combattente, devi dedicare altrettanto tempo al recupero, alla mobilità e ad evitare rischi inutili, quanto ne dedichi agli allenamenti intensi.


Il vero problema della cultura del fitness

Ed ecco dove la cultura del fitness ci fa perdere la rotta: promette benefici rapidi. Non ci parla di cura di sé, di coerenza, di crescita progressiva. Promuove risultati rapidi ed estremi per vendere programmi e integratori.

La guarigione vera richiede una cura costante ogni giorno, non scorciatoie. Una semplice routine di mobilità di 10 minuti al giorno potrebbe sembrare irrilevante, ma previene dolori e rigidità, mantenendoti agile. Questo è ciò che fa davvero la differenza a lungo termine.


Inizia oggi. Non aspettare che sia troppo tardi o che qualcosa “si rompa”. Che tu stia bene o senta già qualche fastidio, inizia gradualmente e ascolta il tuo corpo. Non sacrificare il tuo futuro per qualche apparenza momentanea.