PUBBLICAZIONI

Hebertismo: IN AZIONE!

Una dispensa per ragazzi sul Metodo Naturale di Georges Hébert tratta dalla rubrica apparsa sui cinque numeri della rivista associativa AGESCI “Avventura” del 2019.

Un precursore della ginnastica femminile e del modello educativo scolastico e scoutistico: Georges Hébert e le virtù del Metodo Naturale di Educazione Fisica e Morale

Daniele Coco, Elena Zizioli, Pierre Philippe-Meden, Diego Zarantonello, Francesco Casolo

Sostenitore dell’emancipazione femminile, Georges Hébert fonda nel 1918 “La Palestra”, una scuola di ginnastica per donne e bambini, considerata il fiore all’occhiello di quello che fu chiamato “Méthode naturelle d’éducation physique, virile et morale”, un Metodo che combinava allenamento delle capacità fisiche, coraggio e moralità messo a punto da Hébert tra il 1903 e 1904 al battaglione di fucilieri marini di Lorient. Altri progetti nasceranno in seguito al successo di questa prima sperimentazione, per supportare la personale battaglia di Hébert contro i pregiudizi che nei primi decenni del Novecento impedivano la completa emancipazione delle giovani donne francesi. Il Metodo, ispirato a diverse proposte precedenti sviluppate in Francia, contrapponendosi alle modalità per l’allenamento ginnico e l’educazione fisica adottate al tempo, divenne per Hébert uno strumento efficace per promuovere un attivo cambiamento culturale. La sua forte caratterizzazione olistica fa sì che il Metodo venga adottato all’interno del movimento educativo giovanile scout europeo e internazionale. La componente tecnico-scientifica del Metodo lascia spazio anche all’ apprezzata componente morale, efficace nel riconnettere uomo e ambiente naturale.

©Anicia Editore | QTimes – webmagazine Anno XIV – n. 3, 2022 | ISSN: 2038-3282 | http://www.qtimes.it

Le origini del Metodo Naturale di Educazione Fisica e Morale di Georges Hébert

Daniele Coco, Cinzia Angelini, Pierre Philippe-Meden, Diego Zarantonello, Francesco Casolo

Questo studio vuole riprendere i caratteri fondativi del Metodo Naturale di Educazione Fisica e Morale di Georges Hébert, osservando l’autore a livello storico culturale ed i rapporti con i vari autori dell’epoca, studiando le opere che lo hanno caratterizzato e soprattutto analizzando il suo Metodo sperimentale. Egli ideò un Metodo che venne applicato dapprima in ambiente militare all’“École du Bataillon de Lorient ed in seguito in ambiente sportivo al “Collège d’athlètes de Reims”. Il Metodo fu accreditato grazie all’intensa attività di produzione letteraria, in particolar modo si dedicò alla sua opera più importante: L’Éducation physique, virile et morale par la méthode naturelle. Oggi rileggiamo Georges Hébert, poiché fu uno dei primi studiosi a classificare il movimento umano, definendo le 10 famiglie di «esercizi naturali». La rilettura che ne emerge trova elementi attuali che rimettono al centro il corpo ed il movimento in ambiente naturale.

Formazione & Insegnamento – Anno XX, n.2, 2022 | ISSN: 2279-7505 | https://ojs.pensamultimedia.it

Il gioco nelle attività motorie in età evolutiva

Teorie e modelli d’intervento educativo. Nuovi paradigmi e nuovi scenari

A cura di: Dario Colella, Manuela Ladogana, Domenico Monacis

Valeria Agosti, Antonio Ascione, Patrizia Belfiore, Antonio Borgogni, Alessandro Bortolotti, Francesco Casolo, Claudia Chierichetti, Lorenzo Cioni, Dario Giovanni Cipani, Elèna Cipollone, Daniele Coco, Dario Colella, Cristina d’Arando, Davide Di Palma, Pio Alfredo Di Tore, Simone Digennaro, Antonio Ferraro, Enrico Ferretti, Tommaso Fratini, Rosa Gallelli, Carolina Jubé, Manuela Ladogana, Marco Lazzari, Luna Lembo, Nicola Lovecchio, Angela Magnanini, Francesca Marra, Domenico Monacis, Giuliana Nardacchione, Giacomo Pascali, Annalisa Quinto, Veronica Riccardi, Luca Russo, Italo Sannicandro, Emma Saraiello, Cristiana Simonetti, Francesco Tafuri, Maria Giovanna Tafuri, Ilaria Tosi, Luigi Traetta, Manuela Valentini, Cristina Zappettini, Diego Zarantonello

Quarantatré autori condividono riflessioni scientifiche e metodologiche sul Gioco in età evolutiva. Il Gioco è un’esperienza del bambino tra le più feconde di valenze formative per la crescita della persona. L’educazione fisica, le attività motorie extracurriculari e l’avviamento allo sport sono contesti e scenari privilegiati per la promozione della salute, lo sviluppo dell’alfabetizzazione motoria – la physical literacy e la play literacy –, la promozione dell’inclusione e delle relazioni interpersonali, attraverso il Gioco.
Le modalità organizzative, le regole, gli attrezzi, gli spazi e gli ambienti, la partecipazione di persone con bisogni educativi speciali, l’uso delle tecnologie nel Gioco motorio ci consentono di riflettere sulle numerose problematiche caratterizzanti la società contemporanea ma anche di progettare scenari educativi diversi attraverso una rilettura dei nuovi paradigmi socioculturali, scientifici e metodologici. Dal Gioco spontaneo, autonomo, a quello deliberato, strutturato e organizzato, un filo rosso viene attraversato non solo da compiti motori, spazi e regole differenti, ma, soprattutto, da metodi e metodologie per valorizzarne la portata formativa.

©Progedit 2023 | Collana: MeTis. Mondi educativi. Temi indagini suggestioni – Supplemento Speciali di MeTis | ISBN: 978-88-6194-636-1 | https://www.progedit.com/

I princìpi dottrinali, il gioco e il ruolo del moniteur nel metodo naturale di educazione fisica e morale di Georges Hébert

Coco D., Riccardi V., Jubé C., Zarantonello D., Casolo F.

Georges Hébert, padre del Metodo naturale di educazione fisica e morale, codificò i processi di adattamento dei mezzi utilizzati dagli esseri umani allo stato naturale per acquisire il loro sviluppo integrale. In natura, per la semplice necessità di sopravvivere, af­frontare pericoli, superare ostacoli naturali per procurarsi il cibo, l’essere umano diviene “virile”, ovvero energico, coraggioso, resistente al dolore, e sviluppa senza rendersene conto le qua lità che Hébert definisce d’azione: energia, forza di volontà, coraggio, san gue freddo e fermezza. Essendo il Metodo naturale intrinseco nella natura dell’uomo, ciò che valeva per gli uomini poteva venire trasposto all’universo femminile, sostenendo che l’educazione fisica potesse abbattere il divario
tra i due sessi. Possiamo concludere che Hébert ci ha lasciato una lezione di vita innegabile ove la finalità e la potenzialità dell’educazione fisica sono strumento empiricamente efficace e scientificamente supportato per il rag giungimento dello sviluppo integrale di tutti gli uomini, donne e bambini.

In L.M. Colella D. (a cura di), Il gioco nelle attività motorie in età evolutiva (pp. 49-64). Bari: Progedit.